Perche’ faccio marketing?

Dichiarare il perché si è scelto un lavoro, un’attività od una professione è alla base per fare comprendere ai tuoi potenziali clienti se possono cominciare a fidarsi di te.

Spiego più che volentieri il mio Perché.

Prova a farlo anche tu come esercizio propedeutico per il rapporto relazionale con i tuoi potenziali clienti.

Il mio Perchè

Dal 1970 ( sono un 1962) sul divano di casa esattamente di fronte al divano dove era seduto mio papà, prendevo il mio blocco “di lavoro”, immaginavo un prodotto ( ad esempio un detersivo) e mi impegnano per fare una pubblicità: disegnavo il prodotto e cercavo uno slogan per attirare le persone all’acquisto.

Mio papà Claudio era direttore commerciale e marketing della Fini Spa azienda di eccellenze alimentarI di Modena e tutte, tutte, tutte le sere lavorava scrivendo sul suo blocco a quadretti con la sua scrittura perfetta, cose di lavoro da fare per la parte commerciale, di marketing e comunicazione. Ero attratta da questa figura paterna che, pur essendo sempre presente per me e mia mamma, era dedito all’azienda per la quale lavorava. Per la nostra famiglia l’azienda FINI spa non era solo un marchio ed un brand ( allora molto conosciuto solo a Modena ed in Emilia) ma erano persone in carne ed ossa che ci volevano bene.

Erano il Dott. Giorgio Fini e la Sig.ra Augusta Fini. C’era un’estrema affettività e quando facevi parte dell’azienda, facevi parte della famiglia.

L’energia positiva di lavorare per loro dava una spinta così forte a mio papà nel dedicarvi tempo per avere idee innovative per nuovi prodotti, il loro naming, la loro diffusione, che sentivo di apprezzarlo così tanto e di crescere pensando di imitarlo. Claudio era utile alla Fini spa e lavorava per dare soddisfazione e risultato al Dott. Giorgio che tanto credeva in lui.

Ricordo una sera sui nostri divani, uno di fronte all’altro, che dissi a mio papa: “sai papà che il mondo della pubblicità penso sia molto bello perché aiuta le aziende ad avere successo.”

Lui mi disse: “si, si Silvia è un lavoro gratificante”. Ed io, orgogliosa el suo assenso, continuavo il mio lavoro di pubblicitaria bambina su prodotti di fantasia.

Claudio mi raccontava la sera anche degli incontri con un’agenzia pubblicitaria di Milano e degli incontri con il design Tovaglia di Milano per mettere a punto il marchio Fini, il pay off, il colore.

E poi set fotografici per brochure e cataloghi natalizi con tutti i prodotti emiliani della Fini. Un tripudio di cibo perfettamente posizionato e fotografato. Mi portò anche sul set di una trasmissione televisiva nella quale Alma De Angelis cucinava con i prodotti della Fini.

Poi arrivarono i grill in Autostrada ed un pochino più grandicella ( 13 anni) mi portò ad un incontro all’autogrill Fini di Modena Nord per un meeting con 3 clienti inglesi e, poiché me la cavano bene con quella lingua, feci  da interprete.

Sono cresciuta con mio papa come pigmalione della gestione commerciale dei rappresentanti, della parte di comunicazione, e con ( ed allora non lo sapevo) la messa in pratica delle 4 P del marketing.

In certi periodi dell’anno Claudio tornava a casa all’1 di notte. Erano i mesi di novembre e dicembre nel quale si preparavano in stabilimento le ceste natalizie ed i cartoni regalo.

 

Claudio arrivò a sviluppare l’export della FINI e cominciò i viaggi all’estero con il Dott Giorgio: creò la rete dei commerciali, organizzò la presenza in Fiere, apri Pv. in Europa e negli U.S.A.

Mi porto ad una fiera a N.Y.

Sono cresciuta con un DNA che ti porta alla normalità del pensiero; devo essere l’artefice del successo di un’azienda.

Utilità, la mia persona deve essere utile e deve dare grandi soddisfazione alla proprietà.

Ebbi solo un piccolo dubbio quando sentii parlare degli assistenti sociali e dissi che mi sarebbe piaciuto lavorare per aiutare gli altri.

Utilità ed aiuto che portano soddisfazione a titolari e persone era, stringi stringi, il mio percorso lavorativo. Da allora non è mai cambiato, se mai, si è rafforzato.

Non se ne è mai andata la mia voglia spasmodica di essere utile ad una o più aziende come era stato mio papa’.

Nasce nel 1980 a Modena un giornale di annunci economici il” Mo”.

Fu un successo. Pubblicava annunci gratuiti e pubblicità a pagamento e la distribuzione era gratuita porta a porta.

Su Modena ebbe un successo tale che ci venne in mente di buttarci nell’editoria e pubblicarne uno anche noi.

Non sapevo nulla di editoria.

Trovai un collaboratore pratico del settore. Un giornalista de Il Resto del Carlino: Alessandro Malpelo.

Non avevo un’auto ma un bel motorino Ciao. Andavo in motorino a vendere sul mio giornale Il Caffè e la prima risposta era: grazie ma non vogliamo la macchinetta del caffè.

Eh, dai,dai,dai….passarono 10 anni di ” sopravvivenza ” ma io sentivo che con il mio giornale sarei stata utile ed importante per i cittadini e le aziende modenesi.

Accadde nel 1990 che sfondai il muro di Berlino dei dubbi delle aziende ed arrivavano clienti a pioggia.

Si stava avverando un sogno ed i clienti ringraziano perché esistevamo.

Molti mi dicevano che eravamo stati la leva del loro successo aziendale.

La mia soddisfazione sprizzava da tutti i pori.

La mia azienda,la cui ragione sociale era Apple Press Group, nel 2005 vedeva 53 persone assunte ( 48 donne e 5 uomini) con un fatturato di 5milioni di euro.

Avevo aperto altre testate ,un’agenzia di Comunicazione “Apple Comunica” e 5 portali di annunci e un ramo d’azienda per il web.

Tutto bene finché non arrivò la crisi del 2008.

Calo di fatturato, milioni di euro di insolvenze.

La mia famiglia vista anche la patrimonializzazione d’immobili che l’azienda aveva mise quasi tutto il patrimonio personale in azienda e fece firme alle banche.

Il piano di salvataggio c’era ma il blocco del mercato immobiliare non ci aiutò.

Fu dichiarato fallimento il 28 luglio del 2014 ed io andai in un mondo di tenebre.

Dalla mattina alla sera mi ritrovai senza nulla.

Ho lavorato poi per Il Resto del Carlino ma non era il mio mondo.

Nel 2016 mi approccio al marketing a 360 gradi e studio, studio e mi propongo alle aziende.

Funziona ed io ritrovo la felicità perché sono di nuovo utile.

Evviva.

Ecco la mia storia e perché faccio marketing.

Sono ora : ” una consulente marketing che fa strategia marketing per micro, piccole, medie imprese e professionisti. Parlo e ti spiego il perché della strategia che scelgo per te in lingua italiana.

Studio la strategia marketing e so chi, tra web agency e liberi professionisti del marketing operativo, è il più giusto per sviluppare sia online che offline la strategia marketing sia per capacità che per budget .

Affianco e controllo il loro operato con costanza e correggo quando sbagliano. Sono un segugio.

Tutto questo a differenza di web agency e professionisti del settore che sono solo produttori di strumenti di comunicazione e parlano in inglese senza studiare una strategia.

Sono la tua stratega di marketing interessata al successo della tua azienda proprio come lo sei tu. 

 

Se vuoi, per la tua azienda o professione, una consulente marketing appassionata

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Marketing: le 7 leve 2021 da sapere per influire sul comportamento d’acquisto dei consumatori

Oggi i tuoi clienti hanno una enorme quantità di scelta e di informazioni a disposizione per arrivare a decidere se comperare il tuo prodotto o servizio o quelli della concorrenza.

Ogni cliente potenziale ha un’esigenza. Quindi la prima azione che fanno è quella di prendere informazioni sui prodotti e servizi dei quali hanno necessità.

Quando le persone cercano informazioni su prodotti e brand di una categoria, esplorano le opzioni disponibili e valutano quelle che  corrispondono  al meglio alle proprie esigenze.

La loro ricerca li porta continuamente tra l’esplorare ed il valutare e ripetono continuamente le due azioni fino a quando non ritengono di aver trovato quello che serve a loro ed acquistano

Cosa influenza le decisioni d’acquisto degli italiani

Li influenza i “ Pregiudizi Mentali” che avrete sentito nominare come Bias Cognitivi.

Questi pregiudizi  mentali che per fare prima chiamerò Bias, giocano un ruolo fondamentele nel momento in cui il cliente deve acquistare e, magari, scegliere tra due o tre prodotti o servizi.

Una ricerca globale di Think with Google ne ha sottolineati sei principali. La ricerca globale ne ha evidenziati sei principali, che hanno mostrato di avere un certo impatto nella preferenza del brand.

Le categorie merceologiche prese in esame sono state 10 ed sono stati simulati 100.000 scenari.

Ecco che cosa è stato scoperto

Le 10 categorie prese in esame sono state:

  • Auto utilitarie
  • Borse di lusso
  • Frigoriferi e freezer
  • Cibo per bambini
  • Creme idratanti per viso
  • Voli domestici
  • Occhiali da sole
  • Vitamine ed Integratori
  • Televisori

I Bias Cognitivi che influenzano la scelta e quindi l’acquisto sono:

  1. Euristica di categoria = brevi descrizioni di informazione chiave del prodotto, possono semplificare le decisioni di acquisto.
  2. Bias di autorità= l’opinione di un esperto o una fonte attendibile e particolarmente influente.
  3. Euristica sociale = consigli e recensioni da altre persone che possono rivelarsi molto efficaci
  4. Potere dell’immediatezza = più tempo bisogna aspettare per usufruire di un prodotto e minore diventa l’intenzione di acquistarlo
  5. Bias di scarsità = un prodotto diventa più desiderabile se la sua disponibilità diminuisce.
  6. Potere della gratuità = un regalo incluso con un acquisto, anche se non correlato al prodotto acquistato, può essere un ottimo incentivo.
  7. Componente emozionale = le decisioni vengono prese in base al tipo di emozione che il prodotto genera

I Bias cognitivi sono molto influenti nel guidare il processo decisionale.

Analizzando le 10 categorie merceologiche, si è compreso che: l’euristica di categoria, l’euristica sociale e il potere della gratuità sono gli attributi più efficaci, oltre alla forza del brand.

L’importanza di un bias può dipende dalla categoria merceologica e va analizzata per ogni categoria merceologica.

Alcuni bias, inoltre, possono essere efficaci in momenti diversi del percorso d’acquisto. Ad esempio, la componente emozionale è più efficace nella fase di esplorazione, mentre quella sociale lo è nella fase di valutazione.

Consiglio di Think with Google: le decisioni di acquisto non vengono sempre prese in modo razionale. Utilizzare i bias cognitivi in modo efficace sia nella fase di valutazione che in quella di esplorazione del percorso di acquisto può aiutarti a conquistare quote di mercato.

Utilizza i bias in modo intelligente e responsabile per guidare i tuoi clienti tra il l’innesco di interesse ( trigger ) per un prodotto od un servizio e l’acquisto.

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Marketing:chi sa raccontare eticamente, vince.

Prova a pensare a quando la nonna ti raccontava la favola di Cappuccetto Rosso.

Nessuno era capace di farti vivere nella favola come lei, con il suo tono, il suo stile e il suo calarsi nella parte di chi narra.

Tu eri il pubblico giusto: un bimbo o bimba con tanta fantasia e riuscivi a vivere tutte le emozioni che la favola di momento in momento ti faceva provare.

Per te bimbo che ascoltavi, non era una favola ma era un reale accadimento.

Ecco la narrazione, il saper raccontare, persuadere e convincere è un momento nel quale il percorso di una favola o di una realtà si intrecciano con emozioni che intellettualmente vengono vissute.

Che cosa accade nella mente di chi ti legge o ti ascolta?

Torna un attimo il bimbo che ascolta la favola della nonna.

Accade che porti la mente dell’utente in un momento di vita diverso da quello che sta vivendo in quel momento, che sia una storia di fantasia o di realtà.

E’ molto importante che le storie ( Storytelling ) siano convincenti ed inserite in un sistema etico di valore che sottolinea l’importanza, ad esempio, di soddisfare nuovi o vecchi bisogni, dare risposte positive a problemi o dare soluzioni. Anche in un ecosistema di gruppo che sia lavorativo o personale.

 “Costruire narrazioni che funzionino non è facile. La difficoltà non risiede tanto nel raccontare una storia, quanto nel convincere tutti gli altri a crederla vera. Gran parte della Storia (quella con la S maiuscola) gira intorno a questa domanda: come convincere milioni di persone a credere a narrazioni specifiche circa gli dei, le nazioni o le società a responsabilità limitata? E tuttavia, quando ci si riesce, ciò conferisce ai Sapiens un immenso potere, poiché fa sì che milioni di estranei cooperino e agiscano in direzione di obiettivi comuni. Provate solo a immaginare quanto sarebbe stato difficile creare stati, chiese o sistemi giuridici se avessimo potuto parlare soltanto di cose che esistono veramente, come i fiumi, gli alberi e i leoni”

Yuval Noah Harari

Come dice Riccardo Scandellari: chi domina il racconto domina il gioco.

La curva di apprendimento tua e del tuo pubblico

Nell’ottocento Hermann Ebbinghaus, uono psicologo tedesco, coniò l’espressione “curva di apprendimento” per descrivere i processi osservati in persone che memorizzavano specifici compiti attraverso numerose ripetizioni, un concetto che presto assunse un significato più ampio. Un principio attraverso cui si dimostra che, attraverso l’abitudine e la ripetizione, si ottiene un costante miglioramento in qualsiasi attività umana.
Creare contenuti non è un’operazione da riservare unicamente alle persone fantasiose o creative; è un mestiere per chiunque abbia costruito un metodo con cui trovare le giuste fonti da adattare alla propria cultura, al proprio contesto e arricchirle con la propria esperienza e personalità.
Un contenuto utile estende la fredda informazione arricchita dall’esperienza di chi la propone al suo pubblico. Se sei d’accordo con me e la mia visione, converrai che la creazione di contenuti richiede una “curva di apprendimento” attraverso cui, giorno dopo giorno, diventa sempre più facile ottenerli e produrli. Ogni giorno scopri una nuova fonte di informazioni, scrivi in maniera più disinvolta e diventi sempre più produttivo nel generare le tue comunicazioni.

Alcuni mi dicono che le informazioni con cui produrre i contenuti sono preziose, le hanno pagate col tempo, lo studio o la ricerca. La professionalità e la conoscenza non vanno regalate o svendute.
Non sono mai stato d’accordo con questa assurda presa di posizione, anzi sono convinto che le idee portino nuove idee e tanto “karma” positivo a chi le ha generate. Come diceva Thomas Jefferson:

“Chi riceve un’idea da me ricava conoscenza per sé senza diminuire la mia; come chi accende la sua candela con la mia riceve luce senza lasciarmi al buio”

Illuminare le persone è un buon metodo per farsi amare, ricordare o apprezzare. Un modalità costosa energeticamente, in cui avrai poca concorrenza. Su questa puoi innescare l’abitudine a farti ascoltare attraverso un’efficace “curva di apprendimento”.

La parte sottolineata in corsivo è tratta da un Post di Riccardo Scandellari.

Se vuoi fare Storytelling

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Silvia Migliorini

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Marketing Pratico di una consulente marketing ( io )

Oggi racconto una mia esperienza in veste di Consulente Marketing Pratico e di Soluzioni per un mio cliente.

Sarò velocissima e vi divertirete!

Ho un cliente di Carpi che ha una gelateria molto valida e con un sacco ed una sporta di clienti.

Siamo sotto Pasqua e le Torte Gelato Personalizzate erano il punto forte in quel momento.

Il giovedì prima del week end di Pasqua ( venerdì, sabato, domenica e lunedì) , mannaggia si rompe la macchina del gelato.

Mi chiama il cliente disperato e dice ” Silvia io non so come fare! Chiudo la gelateria e amen, riapro martedì quando arriva il tecnico.

Subito rimango a bocca aperta e prendo atto.

Si sveglia la risolutrice di problemi che è in me e mi dice; ” Silvia, devi intervenire in qualche modo e trovare una soluzione”.

La trovo.

Chiamo Antonio e gli chiedo: ” scusa Antonio ma non hai qualche gelateria con la quale sei in amicizia? Ti spiego: come consulente marketing non posso farti stare fermo per l’week-end di Pasqua”

Lo sento un pò incredulo ma telefona ad una gelateria amica e mi richiama dicendo che la gelateria di Modena è stata gentilissima e lo autorizza di notte a portare i suoi ingredienti ed a lasciarlo lavorare nel suo laboratorio e preparare il gelato” Wow fantastico.

Mi richiama e mi dice: Silvia non abbiamo nessun mezzo di trasporto per fare Modena Carpi per 3 giorni!

Ed io : non c’è problema. Ti porto alla sera , fai il gelato e la mattina presto ti  passo a prendere e ti riporto in gelateria!

Bhe, fatto tutto con successo e risolto un problemone!

Vedi, se vuoi essere seguito da consulente strategico ed hai bisogno di una persona che consideri la tua azienda come sua, trova un consulente che fa come me!

Io sono una consulente marketing che fa strategia per micro, piccole, medie imprese e professionisti.

Parlo e ti spiego il perchè della strategia che scelgo per la tua attività, in lingua italiana.

Faccio strategia marketing e so che tra web agency e professionisti del marketing operativo è il più giusto per sviluppare sia on-line che off-line la tua strategia marketing sia per capacità che per budget.

Affianco e controllo il loro operato con costanza e correggo quando sbagliano. Sono un segugio.

Tutto questo a differenza di web agency e professionisti del settore che sono solo produttori di strumenti di comunicazione, non fanno strategia e parlano in inglese senza spiegarti nulla.

Sono la tua stratega di marketing, come se fossi assunta!

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Nel Marketing il Contenuto è il RE!

Scrivere consigli importanti, di valore ed interessanti per il vostro giusto pubblico ( ti potrebbe interessare Copywriting ) è fondamentale.

Acquisirete reputazione ai loro occhi, vi posizionerete nelle loro menti, vi chiameranno quando avranno bisogno del vostro prodotto, del vostro servizio o della vostra consulenza.

Questo è un concetto che riguarda tutte le imprese: piccole, medie e grandi ma anche attività al dettaglio, commercianti e professionisti di qualsiasi settore compreso quello medico.

Esprimetevi nel modo che più vi piace: articoli sul blog che condividerete sui social, post sui social, video, infografiche o poadscast.

Fate qualche ricerca sul web o sui social per capire quali sono gli argomenti che interessano di più al vostro pubblico.

Non preoccupatevi della paura del foglio bianco, è normale. Scrivete di ciò che sapete e quindi fatelo con tranquillità.

Scrivete costantemente, possibilmente una volta a settimana, e datevi un giorno nel quale dovete scrivere come se ve lo avesse ordinato il dottore.

In marketing dei contenuti, su qualsiasi canale, è il migliori modo per farsi conoscere e per far crescere l’importanza del vostro sito agli occhi di Google.

Raccontate di episodi reali.

In voi stessi c’è tanta esperienza da esprimere e da far sapere.

Grazie al web si può fare. Fatelo!

Ricordatevi di non esprimervi come un professore in cattedra.

Le persone sul web cercano informazioni ma anche divertimento.

Siate leggeri e soprattutto siate voi stessi: non create un personaggio che non vestite: nessuno vi crederà.

Non tiratemi fuori il problema tempo.

Se volete, potete.

Se proprio non avete tempo potete rivolgervi ad un’agenzia od a persone come me che possono scrivervi articoli.

Io sono una consulente marketing che fa strategia per micro, piccole, medie imprese e professionisti.

Parlo e ti spiego il perchè della strategia che scelgo per la tua attività, in lingua italiana.

Faccio strategia marketing e so che tra web agency e professionisti del marketing operativo è il più giusto per sviluppare sia on-line che off-line la tua strategia marketing sia per capacità che per budget.

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5 Tendenze di consumo che negozi e rivenditori devono conoscere. Prima regola marketing adattarsi al futuro!

Argomento interessante che ho deciso di trattare dopo un articolo di Think with Google che ho letto. Chi meglio di Google può darci informazioni di che cosa sta succedendo nel mercato e quali sono le tendenze di consumo nate nel periodo della pandemia.

A causa della pandemia abbiamo e stiamo assistendo a radicali cambiamenti nell’economia e nell’utilizzo della tecnologia. Fare previsioni “sembra” impossibile.

Se ben analizziamo, diversi dei cambiamenti avvenuti nel 2020 erano, in parte, già avvenuti prima.

I diversi lockdown e la distanza sociale hanno portato i cambiamenti di cui sopra che, però,sono destinati a rimanere.

Nel 2020 e nella parte già vissuta del 2021, molte aziende hanno dovuto basare le proprie scelte sulla sopravvivenza mentre altre hanno assistito ad una crescita di mercato, fatturato ed utili poiché sono riuscite e soddisfare una domanda in nuove aree.

Per riuscire a fare un buon lavoro che supporti davvero i propri clienti nel 2021 e nei prossimi anni, chi si occupa di consulenza marketing dovrà imparare ad adattarsi di giorno in giorno ad una domanda che muta e dare ai clienti la possibilità di scoprire ed analizzare prodotti online e trovare il giusto equilibrio tra due necessità:

1) il bisogno di fare acquisti convenienti

2) rispettare negli acquisti molti valori etici

I professionisti marketing dovranno agire a doppio binario.

  • fare le due azioni appena descritte
  • trovare il modo per continuare a soddisfare ciò che il cliente si aspetta che può variare nelle diverse categorie merceologiche.

Devono anche tenere presente che da tutte le aziende il cliente si aspetta e considera normale avere più opzioni di assistenza e di consegna. Si aspettano quelle che sono le stesse azioni di servizio clienti che vengono proposte dalle aziende nazionali.

Think with Google ha fatto un lavoro eccezionale.

Ha analizzato migliaia di dati e tendenze di Ricerca relativi a negozi e rivenditore in 23 mercati di Europa, Medio Oriente e Africa con Google Trends ed ha individuato le cinque principali tendenze dei consumi che quasi sicuramente dureranno per tutto il 2021 e forse anche più a lungo.

Secondo l’analisi, i consumatori:

  1. Guardano le vetrine, ma online
  2. Valutano attentamente da chi acquistare
  3. Si aspettano di fare acquisti ancora più convenienti
  4. Si aspettano diverse opzioni di consegna per ogni prodotto
  5. Continueranno a generare una domanda che varia nel tempo

Think with Google ha creato un report approfondito sui dati su cui si basano queste tendenze a lungo termine. Queste tendenze aiutano i negozi ed i rivenditori a prepararsi per il 2021. Inoltre, Think with Google ha fatto un utile elenco di azioni concrete che ogni brand può realizzare: da come monitorare le mutevoli tendenze di Ricerca, agli strumenti che consentono di trarne profitto.

Riporto una parte del Report:

Concetto Chiave 1) FATTI NOTARE QUANDO I CLIENTI ESPLORANO

“CHE UN’ATTIVITA’ SIA GRANDE O PICCOLA, UN BRAND CONSOLIDATO O NUOVO, DOVRA’ FARE IN MODO NON SOLO DI ESSERE FACILMENTE INDIVIDUABILE, MA ANCHE FORNIRE AI CONSUMATORI INFORMAZIONI SUFFICIENTI E LA GIUSTA ISPIRAZIONE PER INVOGLIARLI AD EFFETTUARE UN ACQUISTO. ( Jonny Protheroe, market Insights EMEA, Google)

Concetto Chiave 2) : DIFENDI CIO’ IN CUI CREDI

“ POICHE’ IL LOCALISMO CONTINUA AD AFFERMARSI E QUESTIONi COME LA DISUGUAGLIANZA SISTEMICA E LA SOSTENIBILITA’ DIVENTANO ANCOR PIU’ IMPORTANTI, E’ FONDAMENTALE TROVARE MODI INNOVATIVI PER INCLUDERE I CONSUMATORI. AD ESEMPIO, OFFRI AI CLIENTI LA POSSIBILITA’ DI DONARE PUNTI DEL PROGRAMMA FEDELTA’ ALLE ORGANIZZAZIONI NO PROFIT LOCALI.

Concetto Chiave 3): OFFRI UN VALORE AGGIUNTO AGLI ACQUIRENTI ESPERTI

CON LE ASPETTATIVE DEI CONSUMATORI CHE SI RIFLETTONO SEMPRE PIU’ IN CATEGORIE DIVERSE, GLI SCONTI NON SARANNO L’UNICO FATTORE DETERMINANTE : UN SERVIZIO MIGLIORE, L’ASSISTENZA CLIENTI, I TEMPI DI RISPOSTA E LA DISPONIBILITA’ SARANNO FONDAMENTALI PER OGNI BRAND E CATEGORIA DI PRODOTTI” ( Debadeep Bandyopadhyay – Market Insights EMEA, Google)

Concetto Chiave 4): SODDISFA LE ASPETTATIVE DEI CONSUMATORI

“PER VALUTARE FACILMENTE IL TUO SITO WEB ED ESAMINARE LE TUE OPZIONI DI CONSEGNA, UTILIZZA LO STRUMENTO GROW MY STORE DI GOOGLE. POICHE’ VIVIAMO ANCORA CON LE RESTRIZIONI, INVESTIRE IN OPZIONI DI CONSEGNA ALTERNATIVE, COME ARMADIETTI PER LA RACCOLTA A LIVELLO LOCALE, E’ UN MODO INTELLIGENTE OER ANTICIPARE LE ESIGENZE FUTURE, DANDO INOLTRE LA GIUSTA ATTENZIONE ALLA COMODITA’ E ALLA SICUREZZA DI LAVORATORI E CONSUMATORI.”

Concetto Chiave 5): BASA LA STRATEGIA DI PRODOTTO SULLA DOMANDA

“ PIU’ CONTINUERANNO LA PANDEMIA E LE RESTRIZIONI, PIU’ LE NUOVE ABITUDINI DEI CONSUMATORI DIVENTERANNO RADICATE: CIO’ SIGNIFICA CHE INVESTIRE IN MISURE PER RISPONDERE ADEGUATAMENTE DARA’ I SUOI FRUTTI A LUNGO TERMINE” ( Pablo Perez, Market Insight EMEA, Google)

 

COME PREPARARSI NEL MARKETING NE 2021

I cambiamenti chiave nel comportamento dei consumatori persisteranno in linea con il rapido mutare delle esigenze. Ogni attività, grande o piccola che sia, deve trovare un equilibrio tra la necessità di una pianificazione a lungo termine e la capacità di risposta quando la domanda cambia. Date queste premesse i consigli principali di Think with Google sono:

  1.           Sii presente nell’ intero percorso di acquisto con informazioni chiare sui prodotti, sulla disponibilità e sulle offerte.
  2.           Dai agli acquirenti un motivo per supportarti rendendo chiara la tua posizione in merito a sostenibilità, legami locali o questioni importanti e trova modi autentici per comunicare                                          davvero i tuoi valori.
  3.           Incoraggia i clienti offrendo un valore aggiunto per la fedeltà, soprattutto dato che le ricerche “ nome del retail + sconto sono in aumento.
  4.          Offri un’ampia gamma di opzioni di consegna e ritiro per rendere l’esperienza di acquisto il più semplice possibile.
  5.          Preparati a cambiamenti rapidi e a breve termine della domanda con strumenti automatici, adattandoti al tempo stesso ai cambiamenti a lungo termine nel panorama dei consumatori tramite un’analisi della tua strategia digitale generale.

 

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